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sociologia dell'organizzazione | corso di studio triennale in sociologia

facoltà di lettere e filosofia | università di salerno | anno accademico 2005 - 2006

Saturday, November 26, 2005

Learning organization


Vedi anche
APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO – GESTIONE DELLA CONOSCENZA AZIENDALE – K.M.

Concetti e parole chiave
Apprendimento continuo – Modello dei gradi tre – Modello del cambiamento culturale – Modello delle dinamiche culturali

Spiegazione
Si definisce LEARNING ORGANIZATION l’organizzazione che si propone di conoscere sé stessa attraverso processi di apprendimento continuo, prima favoriti e poi utilizzati, dei suoi componenti.
L’origine del concetto si deve a Lewin e alla sua teoria del cambiamento sociale secondo la quale il cambiamento é prodotto dal succedersi di tre fasi (scongelamento, cambiamento, ricongelamento) e ogni sistema é il risultato dell’equilibrio tra forze favorevoli e forze contrarie al cambiamento.
Tra i modelli più significativi sviluppati nell’ambito della LEARNING ORGANIZATION è utile ricordare:
1. il modello dei “Grandi Tre” di Kanter, Stein e Jick, secondo i quali il cambiamento è un processo articolato e dinamico che si determina a tre livelli:
1.1. ambientale (laddove agiscono forze macro evolutive che impattano sull’identità organizzativa);
1.2. della singola organizzazione (a questo livello agiscono invece forze micro evolutive che impattano su attività e processi);
1.3. dell’individuo (qui agiscono infine le forze che influiscono sulla distribuzione dei poteri e del controllo);
2. il modello del cambiamento culturale di Pasquale Gagliardi, secondo il quale:
2.1. il cambiamento può avere più forme (apparente, rivoluzionario, incrementalismo culturale);
2.2. è la cultura a creare l’identità organizzativa mentre la strategia organizzativa ha come scopo primario proprio la protezione di tale identità;
2.3. le strategie secondarie possono essere invece strumentali, se hanno come scopo l’adattamento e l’integrazione, o espressive, se perseguono invece stabilità e coerenza dei significati;
3. il modello delle dinamiche culturali che ritiene che:
3.1. valori, assunti, artefatti e simboli sono interdipendenti e collegati da relazioni di reciprocità;
3.2. la cultura è un processo che si articola in più fasi:
3.2.1. quella della manifestazione, che si riferisce ad assunti e valori;
3.2.2. quella della realizzazione, relativa agli artefatti;
3.2.3. quella della simbolizzazione, che attiene ai simboli;
3.2.4. quella dell’interpretazione, nella quale avviene il cambiamento.

posted by Unknown @ 5:36:00 AM

1 Comments:

At November 20, 2005 2:38 PM, Anonymous Anonymous said...

Sono trascorsi ben due anni da quando ho svolto un'esperienza molto produttiva (obiezione di coscienza) all'interno di un'associazione di volontariato O.N.L.U.S. che opera sul territorio di Baronissi (sa). Anche se non avevo a disposizione teorie interpretative di un'organizzazione, pensavo che alcuni aspetti potevano essere considerati rilevanti.
In effetti, ragionando sulla LEARNING ORGANITATION, mi sono tornati in mente gli sforzi continui della suddetta associazione nell'offrire ai volontari conoscenze nell'ambito del pronto soccorso (118) e del trasporto infermi, nonchè nell'utilizzo di nuove tecnologie paramediche. Tutte queste conoscenze hanno un ritorno produttivo:
-sia nella costruzione di immagine dell'associazione in quanto permette a quest'ultima con la propria professionalità di crearsi un ampio spazio di fiducia nella comunità.
- sia nell'aspetto economico in quanto le asl e le regioni permettono di usufruire di fondi per l'acquisto di mezzi/tecnologie/materiali, che serviranno per far fronte alle esigenze della comunità.
Oltre questo, penso che quella socializzazione alla conoscenza teorico-pratica offerta ai volontari, servisse a ridurre anche l'imprevedibilità che si potrebbe presentare nel quotidiano (KNOWLEDGE MANAGMENT).

 

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